ORATORIO VARIE
MESSAGGIO VESCOVO

MESSAGGIO DEL NOSTRO VESCOVO PER LA QUARESIMA

La Quaresima è il tempo in cui “La Chiesa, madre e maestra, ci invita a preparare i nostri cuori e ad aprirci alla grazia di Dio per poter celebrare con grande gioia il trionfo pasquale di Cristo, il Signore, sul peccato e sulla morte” (Papa Francesco, Messaggio per la Quaresima 2025). Un tempo di grazia, dunque, in cui ci è donato di prepararci a celebrare la Pasqua, la vittoria sul peccato e sulla morte con cuore grato, capaci di accogliere la novità che lo Spirito genera quando ci lasciamo trasformare dalla sua azione.
A maggior ragione in quest’anno giubilare la Quaresima può diventare occasione di vivere questo tempo con maggiore consapevolezza, provando a non lasciarlo trascorrere uguale ad ogni altro periodo, catturati come siamo dalle mille pur legittime preoccupazioni dell’esistenza.
Non cediamo alla tentazione di credere che dedicare del tempo alla relazione con Dio, alla preghiera, all’ascolto e alla meditazione della Parola di Dio, alla celebrazione non occasionale dell’Eucaristia sia un tempo rubato alla nostra vita. Non pensiamo che potremmo piuttosto applicarci con maggior profitto alla  soluzione dei problemi grandi e piccoli della nostra esistenza, fosse anche alle grandi questioni di questo tempo difficile da decifrare e da affrontare.
Il tempo donato alla relazione con Dio è tempo regalato alla nostra vera e profonda umanità. Siamo veramente noi stessi quando lasciamo spazio in noi all’amore infinito di Dio, da cui riparte poi ogni altro nostro impegno, ogni nostra dedizione e cura, ogni nostra forma concreta, reale e necessaria, di amore che si fa incontro, e servizio.
Papa Francesco ci indica la direzione da seguire nelle conclusioni dell’enciclica Dilexit nos, che ha dedicato all’amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo: “Oggi tutto si compra e si paga, e sembra che il senso stesso della dignità dipenda da cose che si ottengono con il potere del denaro. Siamo spinti solo ad accumulare, consumare e distrarci, imprigionati da un sistema degradante che non ci permette di guardare oltre i nostri bisogni immediati e meschini. L’amore di Cristo è fuori da questo ingranaggio perverso e Lui solo può liberarci da questa febbre in cui non c’è più spazio per un amore gratuito. Egli è in grado di dare un cuore aquesta terra e di reinventare l’amore laddove pensiamo che la capacità di amare sia morta per sempre” (Dilexit nos, 218).
Accogliamo i ritmi della liturgia della Quaresima come un aiuto per non essere distratti nelle nostre giornate, viviamo la maggiore sobrietà proposta come l’occasione di stare attenti alle persone che ci stanno accanto, alle relazioni che viviamo, e a quanto il Signore Gesù vorrà farci capire, nella preghiera e nel servizio. Rinnovo per tutti noi le tre «consegne» che ho affidato alla Diocesi durante la Santa Messa di apertura dell’anno giubilare:
• Troviamo un momento quotidiano di preghiera intensa e generosa, in ascolto della Parola:
sarà la scuola per ogni nostra altra relazione buona. Preghiamo sempre per papa Francesco, preghiamo per la pace e per la giustizia.
• Incontriamoci tra noi gratuitamente, per amore di Dio e per la gioia di stare insieme, senza pretendere troppo gli uni dagli altri: doniamoci un tempo per volerci bene dal quale potranno poi scaturire tutte le idee e le iniziative per rinnovare le nostre vite, le nostre famiglie, le nostre comunità.
• Andiamo a trovare infermi, anziani in solitudine, persone con diverse abilità, carcerati, persone che non riescono più a sperare, ma anche quelle persone care che forse da tempo aspettano una nostra visita. In loro incontreremo il Cristo crocifisso e risorto.
In questo modo, donando tempo a Dio, a noi stessi e agli altri, ci potremo preparare non soltanto alla celebrazione della Pasqua, ma soprattutto a cogliere che il Signore è già presente ed opera tra noi, così da vivere il tempo che ci è dato più attenti a cogliere i segni della Sua presenza, trasformati dall’amore di Dio che ci precede e ci sostiene.

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GIUBILEO 2025 – QUARESIMA E PASQUA

Introduzione

  • Tema del Giubileo 2025: “Pellegrini di Speranza”, con un riferimento al libro di Adrien Candiard, “La speranza non è ottimismo”. La speranza è descritta come un dono necessario che ci permette di affrontare le difficoltà della vita con amore e fede.

Programma della Quaresima

  • Quaresima di Ascolto: Serate di ascolto della parola di Dio ogni mercoledì sera dal 12 marzo al 9 aprile.
  • Adorazione Eucaristica: Ogni sabato dalle 17.30 alle 18.15 e durante la Settimana Santa (lunedì, martedì e mercoledì) dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.15.

Confessioni

  • Orari delle Confessioni: Disponibili ogni sabato durante l’Adorazione e in vari momenti della Settimana Santa, con dettagli specifici per ogni giorno.

Pellegrinaggi

  • Pellegrinaggi previsti:
    • 25-27 aprile: Pellegrinaggio diocesano a Roma per i ragazzi della Cresima.
    • 26 maggio: Pellegrinaggio parrocchiale a piedi al Santuario di Robegano.
    • 11 giugno: Pellegrinaggio diocesano a Sant’Antonio di Padova.
    • In autunno: Pellegrinaggio parrocchiale a Roma organizzato dal settore adulti dell’Azione Cattolica.

Calendario delle Celebrazioni

  • Le Ceneri (5 marzo): Messe alle 9.30, 18.30 e 20.30.
  • Domenica delle Palme (13 aprile): Messe alle 8.00, 9.30, 11.00 e 18.30, con benedizione dell’ulivo e processione.
  • Settimana Santa: Dettagli delle celebrazioni e delle confessioni per ogni giorno, inclusi Giovedì Santo, Venerdì Santo e Sabato Santo.
  • Pasqua (20 aprile): Messe alle 8.00, 9.30, 11.00 e 18.30.
  • Pasquetta (21 aprile): Messa alle 9.30.
  • Prime Comunioni: Programmate per le domeniche dal 27 aprile all’11 maggio.
  • Pentecoste (8 giugno): Messe alle 8.00 e 10.00.
  • Corpus Domini (22 giugno): Messe alle 8.00 e 10.00, con processione.

Eventi Speciali

  • 25° Anniversario di Ordinazione di Don Matteo: Celebrazioni il 16 e 20 maggio con serate di musica e narrazione.
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CARNEVALE DEI BAMBINI

Domenica prossima 23 febbraio si svolgerà la tradizionale manifestazione del CARNEVALE DEI BAMBINI. Quella di quest’anno è la 41ª edizione della Festa di Carnevale organizzata dal Comitato Genitori della Scuola dell’Infanzia Virtus et Labor e del Nido integrato Bambi della Parrocchia di Martellago.
Da alcuni mesi diversi genitori sono impegnati nella realizzazione del carro mascherato e dei costumi
a tema prato fiorito. Un grande impegno e tanto lavoro per offrire un momento di festa e spensieratezza ai bambini, alle famiglie, alla comunità; e inoltre per raccogliere fondi che servono al Comitato Genitori per organizzare varie iniziative durante l’anno a sostegno e integrazione delle attività della Scuola parrocchiale.
Chiediamo il supporto della Comunità di Martellago per aiutarci a portare avanti questi progetti invitandovi a partecipare al Carnevale dei Bambini e ad acquistare i biglietti della lotteria che viene
proposta.
Buon Carnevale a tutti

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SANTA BAKHITA e SAN GIROLAMO EMILIANI

SANTA BAKHITA
La patrona dell’Africa, Giuseppina Bakhita, nasce in un villaggio dell’Africa, nel Sudan, intorno al 1869,
in una bella famiglia, con papà, mamma e tanti fratelli. Purtroppo ha solo otto anni quando subisce un forte trauma tanto grande da dimenticare il proprio nome: i negrieri la rapiscono e la fanno camminare per giorni, allontanandola sempre più dal suo villaggio.
La chiamano Bakhita (in arabo significa “fortunata”) e la vendono come schiava a una ricca famiglia dove la povera piccola viene maltrattata. Altri padroni comprano la bambina che la fanno lavorare duramente, picchiandola e facendole subire tremendi supplizi e crudeli tatuaggi. Finalmente la ragazzina viene acquistata dal Console italiano Callisto Legnani, un uomo buono che non la percuote e non la punisce. Nel 1885 il Console viene richiamato in Italia e porta con sé anche Bakhita che ha quindici anni. Ma ancora una volta Bakhita cambia padrone perché la bambina dell’amico del Console Legnani, Augusto Michieli, la vuole per sé.
La futura santa viene “generosamente regalata” e si trasferisce nel Veneto dove fa la bambinaia a Mimmina, la figlia di Michieli. Bakhita non conosce Gesù, la Madonna e i santi. Lo scoprirà frequentando l’Istituto delle Suore Canossiane di Venezia. Così a vent’anni decide, con tutta se stessa, di diventare cristiana cattolica. Matura il desiderio di rimanere per sempre in Italia e farsi suora, chiedendo di essere battezzata e ammessa tra le suore canossiane.
Dopo una disputa con i padroni che non vogliono lasciarla libera, Bakhita, grazie all’intervento del cardinale di Venezia che si appella al procuratore del re, il 29 settembre 1889 viene dichiarata libera cittadina italiana. Bakhita diventa suora con il nome di Giuseppina e svolge umili mansioni presso il Convento delle Canossiane a Schio (Vicenza).
Gli inizi sono difficili poiché la gente ha timore della sua pelle nera. Poi, grazie alla sua bontà e alla sua fede, “Suor Moretta”, come viene chiamata, è amata da tutti, anche dopo la sua morte avvenuta a Schio l’8 febbraio 1947. Il 28 novembre 2017 il Comune di Schio conferisce a Santa Giuseppina Bakhita la
cittadinanza onoraria.

SAN GIROLAMO EMILIANI
Quarto figlio della famiglia nobile decaduta degli Emiliani, come tutti i giovani veneziani del 1500 Girolamo sognava la carriera militare, anche perché era la più remunerativa. Le notizie sulla sua vita prima dell’arruolamento, avvenuto nel 1509, sono molto scarse; si sa, però, che quando aveva circa dieci anni suo padre si uccise.
Nel 1511, durante l’assedio alla Fortezza di Castelnuovo di Quero, lungo il Piave, cade prigioniero del nemico e l’esperienza della detenzione, seppur durata appena 30 giorni, lo cambia profondamente. Nella fame, nel dolore, nella paura per la propria vita, Girolamo ritrova le parole per pregare e indirizza le sue richieste specificamente alla Madonna, alla quale promette di convertirsi in cambio della libertà. Una volta scarcerato, trova rifugio a Treviso, ma non dimentica il voto fatto alla Vergine e, affidandosi a un sacerdote e cominciando a leggere la Bibbia, inizia a cambiare il suo cuore.
La prima occasione che Girolamo ha di mettere alla prova il nuovo se stesso è durante l’epidemia di peste che colpisce Venezia nel 1528. Con un gruppo di volontari gira per la città per portare conforto agli ammalati, ai quali mette a disposizione tutti i suoi beni. Contagiato lui stesso dal morbo, ne uscirà con una prodigiosa guarigione. Inizia così il suo cammino di carità che sarà sempre rivolto ai più bisognosi a partire dai poveri, dalle prostitute, ma soprattutto dagli orfani.
Quando suo fratello Luca muore lasciando orfani i suoi tre nipoti, Girolamo se ne fa carico ed è lì che ha
l’intuizione della vita: costituire un’associazione che si occupi espressamente dei giovani rimasti senza
famiglia incaricandosi della loro istruzione. Così nel 1533 a Bergamo nasce la Compagnia dei servi dei poveri, impegnati nella difesa degli orfani di guerra, i più deboli e indifesi tra gli ultimi: per loro Girolamo crea una scuola d’arti e mestieri cui affianca l’insegnamento del catechismo seguendo un metodo per allora innovativo, che aveva come programma fondamentale preghiera e lavoro, i principi cardine che nobilitano l’uomo.
La Compagnia originale diventerà poi Congregazione, fino a che nel 1568 Pio V la eleverà a Ordine, i cui
religiosi saranno chiamati Chierici Regolari di Somasca, dal luogo che l’arcivescovo di Milano aveva affidato a Girolamo e da cui tutto era partito. Nel carisma dei Somaschi la devozione a Maria, venerata come “Mater orphanorum”. Girolamo, però a questo punto era già morto di peste nel 1537. Canonizzato
nel 1767, dal 1928 è Santo Patrono della gioventù abbandonata.

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LETTURA MESSAGGIO DEL PAPA

Venerdì 31 gennaio, alle ore 20.45, si terrà una serata speciale di lettura del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace 2025, presso la chiesa locale. Questo evento si propone come un momento di riflessione e spiritualità, in cui i partecipanti potranno ascoltare le parole del Papa sul tema della pace, arricchite da intermezzi musicali che accompagneranno la lettura, creando un’atmosfera suggestiva e di profonda meditazione.

La Giornata Mondiale della Pace, che si celebra ogni anno il 1° gennaio, è un’occasione per riflettere sull’importanza della pace nel mondo e sull’impegno di tutti nel costruirla. Il Messaggio di Papa Francesco, sempre ricco di spunti di riflessione e di speranza, si rivolge a tutti, credenti e non, invitando ciascuno a lavorare per un mondo più giusto, fraterno e solidale.

Durante la serata, lettori appassionati si alterneranno nel dare voce al Messaggio, mentre la musica contribuirà a creare un momento di comunione e pace interiore. Questo evento è aperto a tutti, e rappresenta una bellissima opportunità per riflettere insieme sul valore della pace e sull’importanza di impegnarsi quotidianamente per promuoverla.

Non mancate questo appuntamento di spiritualità e condivisione. Vi aspettiamo numerosi per vivere insieme un momento di serenità e riflessione.

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CANDELORA

Domenica prossima, 2 febbraio, si celebra la Festa della Presentazione del Signore, chiamata anche
Candelora, cioè festa delle candele. In quel giorno si celebra anche la Giornata della Vita Consacrata.
Alle ore 9.30 celebreremo la Messa preceduta dalla benedizione delle candele nel sagrato della chiesa
e la piccola processione di ingresso in chiesa.

Quaranta giorni dopo la nascita, secondo la legge di Mosè, Gesù viene presentato al tempio: è Dio che viene incontro al suo popolo. Il Bambino Gesù, luce per illuminare le genti (cf. Lc 2, 32; Is 49, 6), è stretto tra le braccia di Simeone, figura dell’umanità che ormai ha visto giungere la salvezza. Presente a Gerusalemme già dal secolo IV, questa celebrazione si diffuse innanzitutto in Oriente come festa dell’«Incontro». Nel secolo VI si estese all’Occidente con sviluppi originali, a Roma con carattere più penitenziale, e in Gallia con la solenne benedizione e processione delle candele, popolarmente nota come la «candelora».

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CORSI DI LINGUA

Il Circolo Oratorio Noi è lieto di annunciare l’apertura di un nuovo corso di recupero delle lingue straniere, rivolto a tutti coloro che desiderano migliorare le proprie competenze in francese, spagnolo e tedesco. Il corso è pensato per chi ha bisogno di un supporto extra per affrontare le difficoltà linguistiche e vuole farlo in modo dinamico e stimolante.

Le lezioni saranno tenute da insegnanti madrelingua con consolidata esperienza nell’insegnamento nelle scuole private, in grado di offrire un approccio altamente qualificato. L’accento sarà posto su metodi di insegnamento interattivi e motivazionali, che stimoleranno gli studenti a partecipare attivamente e a progredire rapidamente.

Il corso si svolgerà in piccoli gruppi, per garantire una maggiore attenzione individuale e favorire un apprendimento efficace. Ogni corso avrà una durata di 20 ore, suddivise in sessioni settimanali che permetteranno di conciliare facilmente gli impegni quotidiani con le lezioni.

Gli studenti avranno la possibilità di migliorare le proprie capacità di conversazione, grammatica e comprensione scritta, affrontando tematiche quotidiane e situazioni pratiche che renderanno l’apprendimento ancora più utile e interessante.

Tutti i dettagli, inclusi gli orari e le modalità di iscrizione, sono disponibili nella locandina che potete trovare presso il Circolo Oratorio Noi o consultare online.

Non perdere l’opportunità di recuperare e migliorare il tuo livello di lingua in un ambiente stimolante e professionale. Iscriviti subito e inizia il tuo percorso di apprendimento con noi!

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MESE DELLA PACE

GENNAIO: MESE DEDICATO ALLA PACE: LE INIZIATIVE IN DIOCESI, TRA INCONTRI E MARCIA


Il 1° gennaio 2025 si è celebrata la 58ª Giornata mondiale della Pace. Il tema scelto quest’anno da papa
Francesco è “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”. Ma per tutto il mese di gennaio si celebra il Mese della pace, con incontri e momenti di riflessione che hanno lo scopo di educare alla pace e alla solidarietà con quanti vivono in guerra o in situazione di conflitto. Nella nostra diocesi, come ormai consuetudine, si terranno due incontri per la rassegna “Bilanci di Pace” e una marcia della pace, che quest’anno partirà da Castelfranco.

Bilanci di pace il 16 e 23 gennaio
L’iniziativa è giunta al suo 16° anno, su iniziativa di Caritas Tarvisina, Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace, Centro missionario, Migrantes e il nostro giornale diocesano come media partner. Gli appuntamenti si terranno il 16 e il 23 gennaio, alle ore 20.30, nell’aula magna dell’Istituto tecnico per il turismo Giuseppe Mazzotti, a Treviso (via Tronconi, 1). Gli appuntamenti intendono mettere al centro il
tema dei conflitti dimenticati e della pace come chiave di un cambiamento. In particolare la prima serata, il 16 gennaio, tratterà dei “conflitti dimenticati”, sia con uno sguardo globale sia con una “finestra” locale, rispetto al nostro territorio. Circa il contesto globale, Silvia Sinibaldi, vice-direttrice di Caritas italiana, presenterà il rapporto sui conflitti dimenticati 2024: “Il ritorno delle armi. Guerre del nostro tempo”. Sul livello locale interverrà don Piero Zardo, cappellano del carcere di Treviso, presentando una “situazione conflittuale” che viene spesso rimossa dalla consapevolezza collettiva, cioè il problematico rapporto tra chi è “dentro” e la società “fuori”, sia durante il periodo della pena, sia soprattutto all’uscita dalla condizione di detenuti, nel momento di un reinserimento nelle relazioni e nella vita quotidiana.
Successivamente, il 23 gennaio, Giovanna Castoldi, formatrice del Centro internazionale per la Comunicazione Nonviolenta, ci aiuterà a capire come stare “Nel cuore del conflitto”. La nonviolenza non è una ingenua utopia. È una logica di azione attiva fondata sulla forza dell’Amore che si può studiare,
approfondire, allenare e integrare nella vita quotidiana. Affondando le proprie radici spirituali nel dialogo, la Comunicazione nonviolenta ci guida a osservare con attenzione ciò accade nei conflitti e a
impegnarci in modo dinamico per la loro trasformazione e la rigenerazione delle nostre relazioni.


Marcia per la pace il 26 gennaio
Domenica 26 gennaio, poi, da Castelfranco Veneto, partirà la Marcia diocesana della pace sul tema “Passi di conversione per orizzonti di speranza”, a cui parteciperà anche il nostro vescovo, mons. Michele Tomasi. Il ritrovo è fissato per le ore 14.00, accanto alla fontana di Borgo Padova. Saranno percorse diverse tappe, fino ad arrivare alla palestra dell’istituto scolastico Nightingale, dove alle 18.30 sarà celebrata la Messa e si pregherà per il dono della pace.

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TESSERAMENTO NOI ASSOCIAZIONE

«Tipi loschi da Oratorio». Ecco il tema che guiderà NOI – ASSOCIAZIONE nell’anno associativo 2025. Un entusiasmante cammino «verso l’Alto» attende infatti i nostri oratori: proprio in questi luoghi vogliamo portare e declinare lo slancio spirituale del Beato Pier Giorgio Frassati. Sulle orme di quest’ultimo ci riscopriremo «Tipi Loschi» da oratorio, per riadattare la goliardica espressione che lo stesso Pier Giorgio coniò per descrivere un modo originale e nuovo di vivere l’amicizia, secondo un legame di fede che dà valore e dignità all’esperienza umana.
La tessera 2025 del NOI racchiude graficamente i tre elementi distintivi di questo progetto, ispirati proprio alla testimonianza del Beato Pier Giorgio e riferiti al servizio educativo e di promozione sociale dei nostri Oratori: la PICCOZZA, la CORONA DEL ROSARIO, la CORDA da montagna.

La PICCOZZA. Simbolo della determinazione di chi affronta difficoltà, rischi e imprevisti con intelligenza, competenza e coraggio. Per fare oratorio ancora e di più.
Il ROSARIO. Simbolo della forza spirituale del Vangelo che illumina ogni scelta, che anima ogni azione, che sostiene ogni fatica. Per fare oratorio ancora e di più.
La CORDA. Simbolo del legame associativo che esprime il legame ecclesiale e custodisce legami di amicizia e fraternità. Per fare oratorio ancora e di più.
«La Piccozza ci invita a salire verso l’alto, a elevare il nostro cuore verso Dio dando un senso più profondo al nostro cammino insieme. Il Rosario, poi, non è soltanto una preghiera ma uno stile di vita e una testimonianza, proprio come lo intendeva il Beato Frassati, che oggi consegna idealmente quel Rosario a tutti i nostri Oratori. La Corda da montagna è il simbolo di un legame associativo che unisce a NOI gli Oratori di tutta Italia, nello stile della fede cristiana e dell’amicizia», ha spiegato il presidente nazionale di NOI Associazione, don Luca Ramello.
Gli elementi grafici che completano la Tessera associativa Noi 2025 sono la MONTAGNA, intesa come
orizzonte unitario e vocazione alla crescita comune e il LOGO dell’anno frassatiano, per ricordare i 100
anni dalla nascita al Cielo del Beato Pier Giorgio.


PIER GIORGIO FRASSATI SARÀ PROCLAMATO SANTO IN QUEST’ANNO GIUBILARE
La testimonianza del beato Pier Giorgio Frassati, il fascino della sua vita, la forza della sua fede hanno sempre goduto di una particolare attualità e universalità.
L’Anno speciale a lui dedicato, nel centenario dalla morte avvenuta il 4 luglio 1925, è un’occasione preziosa per riscoprirne il segreto e la forza interiore. Pier Giorgio affascina e interroga per la qualità specifica della sua fede in Gesù Cristo, che non ha coinvolto ed esaltato soltanto un particolare aspetto della vita del giovane, ma tutte le sue dimensioni, nella loro quotidianità e varietà.
Persone di tutte le età, di vocazioni e attitudini diverse sperimentano ancora oggi un’inconfondibile originalità, che continuamente si alimenta e cresce, nella figura di Pier Giorgio.
Il progetto di NOI – ASSOCIAZIONE «Tipi loschi da Oratorio» intende approfondire e rilanciare questo slancio interiore del Beato Pier Giorgio, in riferimento al servizio educativo svolto dagli Oratori, alla formazione cristiana degli educatori e degli animatori, all’orizzonte pastorale che orienta il senso di ogni
Oratorio. Nel cuore di Pier Giorgio era ben chiara l’importanza dell’Oratorio come accompagnamento
educativo delle giovani generazioni, soprattutto dei poveri e degli emarginati. Oggi quella missione, calata nel nostro tempo, chiama in causa proprio NOI.


TESSERAMENTO NOI – ASSOCIAZIONE 2025
Sabato 18 e 25 gennaio dalle 19.00 alle 20.00 e domenica 19 e 26 gennaio, dalle 8.30 alle 12.00 in Bar e in sala Tessarotto, sarà possibile rinnovare o tesserarsi al NOI – ASSOCIAZIONE

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NATALE A MARTELLAGO

Le Iniziative Natalizie della Parrocchia di Martellago: Una Comunità Unita nella Bellezza della Nascita di Gesù

Le festività natalizie hanno sempre rappresentato un’occasione speciale per riflettere sulla Nascita di Gesù e vivere momenti di unità e solidarietà all’interno della nostra comunità parrocchiale. Quest’anno, a Martellago, le celebrazioni sono state ancora più speciali grazie a numerose iniziative che hanno reso la nostra parrocchia più bella e accogliente, portando la luce del Natale in ogni angolo.

Il Presepe in Chiesa: Un’opera di Amore e Creatività

All’interno della nostra chiesa, un bellissimo presepe è stato allestito con grande impegno da alcuni genitori della nostra comunità. Un’opera che non solo rappresenta la Natività, ma che diventa anche un segno di amore e di dedizione. Le statuine e le scene, curate nei dettagli, ci invitano a meditare sul mistero di Dio che si fa uomo, portando speranza e pace al mondo. Ogni figura, ogni angolo del presepe ci parla di quella notte speciale a Betlemme, quando nacque il Salvatore.

L’Albero di Natale e l’Albero delle Associazioni: Una Luce per la Comunità

All’esterno della chiesa, un grande albero di Natale risplende con le sue luci, simboleggiando la Luce che viene nel mondo. Un simbolo di speranza che illumina le nostre giornate più buie. Accanto a questo, l’albero delle associazioni presenti in oratorio è stato decorato con le palle di Natale fatte proprio dai membri delle associazioni. Un segno tangibile della collaborazione e dell’impegno delle tante persone che, con passione, contribuiscono a costruire una comunità più forte e unita.

Il Presepe all’Esterno: Un Messaggio di Semplicità e Bellezza

Anche all’esterno, il presepe è un elemento centrale nelle celebrazioni natalizie. Una splendida struttura in ferro, arricchita da sacchi di iuta, accoglie il racconto della Natività. Questo presepe, semplice ma profondo, ci ricorda la povertà e la grandezza del mistero della nascita di Gesù, che si manifesta in un’umile stalla ma è capace di illuminare il mondo intero.

Il Presepe e l’Albero del Bar dell’Oratorio: Una Tradizione di Famiglia

Nel bar dell’oratorio, un altro presepe è stato costruito dalle famiglie della nostra comunità, con statuine portate direttamente da casa. Un gesto che racconta la tradizione e il coinvolgimento di ciascuna famiglia nella preparazione della festa di Natale, rendendo ancora più personale il significato del Natale per ognuno di noi. Accanto a questo, l’albero di Natale, anch’esso realizzato insieme, offre uno spazio di condivisione e di gioia.

Il Presepe di Marco Mauro nelle Opere Parrocchiali: Un Capolavoro di Fede

Immancabile, come ogni anno, è il bellissimo presepe realizzato da Marco Mauro, esposto nelle opere parrocchiali. Questo presepe, che affonda le radici nella tradizione artigianale e religiosa, è un vero e proprio capolavoro che continua a commuovere e a suscitare meraviglia in chiunque lo osservi. Un’opera che ci invita ad avvicinarci alla Natività con uno sguardo di fede profonda e di contemplazione.

Una Comunità che Si Unisce nel Segno di Gesù

Tutte queste iniziative, frutto dell’impegno e della partecipazione di tanti, ci ricordano che il Natale non è solo un momento di festa, ma un’occasione per rinnovare la nostra fede e il nostro impegno nella comunità. Ogni presepe, ogni luce, ogni decorazione è un invito a guardare al Bambino Gesù, che nasce per tutti, portando amore, speranza e salvezza.

In questo tempo di Natale, la nostra parrocchia di Martellago si è resa ancora più bella, non solo nei suoi spazi, ma soprattutto nel cuore di ciascuno di noi. Che la Luce di Cristo possa guidarci e benedirci in questo nuovo anno, donando pace e serenità alle nostre famiglie e alla nostra comunità.

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EPIFANIA

Il 6 gennaio, in occasione della festa dell’Epifania, vi invitiamo a partecipare ad un evento speciale che si terrà presso l’Oratorio di Martellago, a partire dalle ore 15:00.

In questo giorno di gioia e condivisione, vivremo insieme una bellissima celebrazione: i bambini saranno protagonisti di una benedizione speciale, che darà loro un augurio di pace e felicità per il nuovo anno. Dopo la benedizione, tutti i presenti potranno assistere all’emozionante arrivo dei Re Magi, che porteranno un messaggio di speranza e di amore per tutti.

A seguire, ci sarà la consegna dei premi per i presepi: un momento dedicato alla creatività dei nostri piccoli artisti che, con il loro impegno e fantasia, hanno realizzato bellissimi presepi durante le festività natalizie.

Infine, la nostra amata Befana farà la sua apparizione e porterà a tutti i bambini presenti le calze in omaggio, con dolci sorprese e tanto affetto!

Vi aspettiamo numerosi per festeggiare insieme questa giornata speciale, con un momento di gioia, di riflessione e di allegria per tutta la famiglia.

Non mancate!
Oratorio di Martellago, ore 15:00 – 6 gennaio 2025

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GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

Viene dedicato a “chi si sente prostrato dalla propria condizione esistenziale, condannato dai propri errori, schiacciato dal giudizio altrui e non riesce a scorgere più alcuna prospettiva per la propria vita”, il Messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace del prossimo primo gennaio, quando il Giubileo sarà appena iniziato. Il tema è “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”. Un messaggio che vuole infondere speranza in tutto, in linea con il tema dell’Anno Santo e perciò il Papa suggerisce tre azioni possibili per “riaprire la via della speranza per ciascuno di noi”. La speranza, scrive, che “nasce dall’esperienza della misericordia di Dio, che è sempre illimitata”. La prima azione è la ripresa dell’appello lanciato da S. Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo dell’anno 2000, di pensare a una «consistente riduzione, se non proprio al totale condono, del debito internazionale, che pesa sul destino di molte Nazioni». La seconda “un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro, desiderando lo sviluppo e la felicità per sé e per i propri figli”. La terza infine consiste nel destinare “almeno una percentuale fissa del denaro impiegato negli armamenti per la costituzione di un Fondo mondiale che elimini definitivamente la fame e faciliti nei Paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile, contrastando il cambiamento climatico”.
Per ognuno di questi impegni, che costituiscono nella visione di Francesco, una vera road map per la pace, il Pontefice ricorda poi l’urgenza di affrontare seriamente le diverse questioni.
Il Papa conclude il suo messaggio con un augurio – “Il 2025 sia un anno di pace” – e una preghiera che riecheggia il Padre Nostro. “Concedici, la tua pace, Signore! È questa la preghiera che elevo a Dio, mentre rivolgo gli auguri per il nuovo anno ai Capi di Stato e di Governo, ai Responsabili delle Organizzazioni internazionali, ai Leader delle diverse religioni, ad ogni persona di buona volontà.
Rimetti a noi i nostri debiti, Signore, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e in questo circolo di perdono concedici la tua pace, quella pace che solo Tu puoi donare a chi si lascia disarmare il cuore, a chi con speranza vuole rimettere i debiti ai propri fratelli, a chi senza timore confessa di essere tuo debitore, a chi non resta sordo al grido dei più poveri”.

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GIUBILEO 2025

La vigilia di Natale il Santo Padre ha aperto l’Anno Santo, dedicato alla Speranza, con il rito di apertura della Porta Santa della basilica di San Pietro. Da quel momento la Porta rimane aperta tutto l’Anno per il passaggio dei pellegrini. Con questo gesto, non solo chi arriva a Roma vive in senso pieno l’indulgenza legata all’Anno Santo, ma il passaggio sta anche a significare che il proprio cammino di conversione è arrivato all’incontro con Cristo, la “Porta” che ci unisce al Padre, sempre aperta per chi si converte.
APERTURA DEL GIUBILEO NELLA NOSTRA DIOCESI
In tutte le diocesi la celebrazione di apertura del Giubileo sarà domenica 29 dicembre, festa della Santa famiglia, come stabilito da papa Francesco, nella bolla di indizione del Giubileo, “Spes non confundit” – La Speranza non delude.
L’inizio, presieduto dal Vescovo, sarà alle 15.00, nella chiesa di Sant’Agnese, per una preghiera cui seguirà la processione fino alla Cattedrale, che rimarrà chiusa fino al momento in cui entrerà il Vescovo, seguito da tutti i partecipanti alla processione, sacerdoti e fedeli, per la celebrazione eucaristica. Sarà possibile accedere alla cattedrale per la celebrazione, alla quale tutti sono invitati, fino a esaurimento dei posti disponibili; sarà anche allestito un maxischermo in piazza, per permettere di seguire la messa anche a chi non dovesse riuscire a entrare in cattedrale.

ORATORIO VARIE
NOI IN ATTESA DI GESU’

Anche quest’anno, presso il Bar dell’Oratorio, verrà allestito un piccolo Presepe. Il Direttivo del NOI metterà a disposizione e abbozzerà il presepe con montagne, cielo, capanna e Santa Famiglia. Alla comunità viene gentilmente chiesto di collaborare, donando o portando una statuina a scelta (non importano le dimensioni) che può essere: un pastore, una/due pecore, un angioletto, una casetta, un laghetto, alberi finti, un cammello, un Re Magio, degli animali della vita quotidiana… Il tutto può anche essere fatto a mano con fantasia e creatività. Il Presepe sarà a disposizione a partire da domenica 1 dicembre. All’oggetto portato dovrà essere appoggiato un foglietto (fornito dal NOI) dove chiediamo di scrivere il nome della famiglia che l’ha portato o fatto. Con questo semplice gesto e con cuore semplice vogliamo prepararci al Natale di Gesù, dando un piccolo contributo che possa abbellire/arricchire gli spazi della nostra Comunità.Il Presepe resterà allestito fino al 12/01/2025. Poi ognuno potrà passare a ritirare l’oggetto portato.Grazie per la partecipazione dal NOI – Associazione